Gentile Presidente,
illustre Assessore,
illustre Sindaco del nostro comune,
sua Eminenza il Vescovo della diocesi di Cuneo,
illustri ospiti rappresentanti delle Istituzioni della nostra Provincia,
cari colleghi infermieri,
è con orgoglio che rivolgo a voi il saluto referente a nome di tutti gli infermieri di questa Provincia.
Per noi oggi è una giornata importante, diciamo anche un po’ storica, l’inaugurazione di una nuova Sede dopo essere stati per ben 25 anni nella Sede di Via B. Bruni n. 1 , ed è al tempo stesso di nuovo un inizio per i colleghi, è infatti situata in prossimità di uno dei più importante Enti Ospedalieri della Provincia di Cuneo, in locali che danno più visibilità, per continuare un percorso teso ad avvicinare maggiormente il Collegio ai professionisti ed ai cittadini, consapevoli che possa meglio, con più efficacia, svolgere la funzione più importante che la legge assegna al Collegio e che io voglio sottolineare: quello di garanzia verso i cittadini che usufruiscono dei servizi e delle prestazioni degli infermieri.
L’albo professionale, e con esso il Collegio nasce con questa funzione fondamentale: quella di garantire il cittadino della competenza e della professionalità dei nostri iscritti. E’ questa la funzione che lo Stato delega al Collegio nella sua qualità di Ente di Diritto pubblico.
La nuova Sede del Collegio, già da sempre Casa di tutti gli infermieri , rinnovando i suoi locali, crea anche le condizioni strutturali per essere il luogo di incontro, di riflessione, e quindi della costruzione di una immagine dell’infermiere autonomo, riconosciuto da tutti gli operatori e dai cittadini, nella loro specificità di autonomi professionisti della salute, nelle capacità professionali, nel sapere scientifico, nel rigore valoriale.
Questo Collegio ha sempre inteso utilizzare tutte le opportunità per presentare e diffondere l’immagine dell’infermiere nella sua moderna concezione come determinato dal suo bagaglio formativo, esperienziale, etico e scientifico in tutte le fasce della popolazione soprattutto a quelle che utilizzano maggiormente le competenze infermieristiche, gli ammalati, gli anziani e le loro famiglie.
Questo Collegio vuole inoltre che l’immagine degli infermieri abbia adeguata diffusione anche tra i professionisti giovani che sentiamo molto vicini, che si trovano ad affrontare nella vita professionale la difficoltà della riduzione di posti di lavoro e a conoscere quindi la fatica di trovare adeguata occupazione, argomento che per ora non era un problema di questa professione.
L’infermiere oggi è un professionista laureato, con un profilo formativo e professionale costantemente in evoluzione, protagonista della pratica clinica-assistenziale, nella docenza, nella ricerca, nella organizzazione e nella direzione, a diretto contatto con la persona, con proprie responsabilità professionali nei confronti dell’assistito e della struttura in cui opera, con compiti di organizzazione, gestione e verifica dei risultati. Tutto questo svolto in regime di dipendenza ma anche che di libera-professione, sia all’interno delle strutture che a domicilio. Un profilo a pari dignità professionale a quello degli altri professionisti della salute.
Siamo consapevoli inoltre, che i cittadini hanno bisogno di maggior informazione sulla figura e sul ruolo dell’infermiere, le stesse Aziende Sanitarie insieme alla Regione, una Regione che ha visto sul tema sanitario un susseguirsi di problemi che hanno ritardato l’avvio di relazioni importanti con i professionisti della salute, e che ora hanno dichiarato e dimostrato comunque tutto l’interesse a colmare questi ritardi di conoscenza e cultura per motivare maggiormente gli infermieri ed offrire maggiore qualità dei servizi sanitari.
Per gli infermieri maggiore qualità dei servizi e delle prestazioni significa una sanità, una assistenza, che metta al centro l’assistito, in una logica di rideterminazione dei termini e dei livelli della relazione assistenziale oggi ancora fortemente medicalizzata in cui i bisogni dell’organizzazione appaiono ancora autoreferenziali e spesso ancora prevaricanti rispetto ai bisogni dei cittadini che si rivolgono ai nostri servizi.
La professione infermieristica negli ultimi 15 anni ha vissuto una stagione di evoluzione straordinaria delle norme che la regolamentano: dalla formazione all’esercizio professionale, dalla clinica alla didattica, dalla ricerca all’organizzazione, alla direzione. Normative che hanno completamente modificato il ruolo professionale.
L’infermieristica non è più, se mai lo sia stata per davvero, una professione ancellare a nessuno, né una funzione di tipo professionale. L’infermiere è unico, non c’è più l’infermiere professionale, non c’è mai stato il paramedico.
Questo Collegio, oltre che a garantire la corretta compilazione e la tenuta dell’Albo e vigilare alla conservazione del decoro e della indipendenza del Collegio stesso e della professione, nel rispetto delle prerogative assegnate dalla legge, vuole come sempre impegnarsi nel promuovere e nel favorire tutte le iniziative intese a facilitare il progresso culturale degli iscritti e la nostra nuova sede con la nuova aula per la formazione, potrà avere le caratteristiche per rendere più accessibile questo percorso.
Qui mi sento di rivolgere un appello a tutti gli infermieri perché insieme eleviamo ancora di più il livello culturale nel confronto interno alla categoria, con le altre professioni sanitarie e con le istituzioni, nell’ottica e secondo i valori contenuti nel Codice Deontologico che ha visto la sua emanazione nel febbraio 2009.
Nuove competenze e nuova professionalità attendono gli infermieri, che rispondano sempre più a nuove esigenze della popolazione, una popolazione che è sempre più longeva e per questo destinata a confrontarsi sempre più con la malattia, la disabilità e la cronicità.
Pensiamo di poter rappresentare un ruolo importante per accompagnare la riorganizzazione delle strutture, della rimodulazione dell’offerta sanitaria nella direzione di processi e servizi, però vogliamo anche dire che è arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti, da troppo tempo si parla di ospedale/territorio, gli interventi in questo senso non mancano, ma mancano ancora di concretezza , abbiamo bisogno di ospedali orientati alle patologie ad alta complessità di cura, ma a questo deve seguire un percorso di continuità assistenziale a base territoriale.
Gli infermieri, anche quelli della nostra Provincia sono ormai pronti a questa sfida ed offrono la loro competenza, la loro disponibilità e collaborazione ma con un ruolo attivo nella definizione delle politiche e delle strategie sanitarie, possiamo dimostrare che la gestione diretta delle attività e dei processi assistenziali, è interesse sia delle organizzazioni , sia della politica ma soprattutto dei cittadini ai quali noi infermieri siamo molto legati.
Vogliamo contribuire con la nostra professionalità ed i nostri saperi alla organizzazione e alla gestione della sanità nel territorio, continuando la nostra posizione di confronto con l’Ordine dei Medici , con l’Ordine dei Farmacisti e con le rappresentanze delle altre professioni nella logica della interprofessionalità ed interdisciplinarietà.
Alle Asl e all’Aso assicuriamo la nostra piena disponibilità ad ogni confronto, ma chiediamo determinazione nel portare a compimento il percorso di piena responsabilizzazione della professione infermieristica.
Per me oggi, è un giorno importante nella mia vita professionale, lo sto vivendo con un po’ di emozione, la voglio condividere con tutto il Consiglio Direttivo del Collegio, dei Revisori dei Conti, con la Presidente della Federazione Nazionale dei Collegi Ipasvi, Dott.ssa Annalisa Silvestro, e con tutti gli infermieri della Provincia di Cuneo.
Oggi è anche il giorno di inizio della seduta elettorale per la nomina di un nuovo Consiglio Direttivo.
Qualunque sia il risultato mi auguro che il nuovo Consiglio vorrà continuare con fierezza, dignità, autonomia e responsabilità e umiltà questo cammino di tutela verso i cittadini e verso i professionisti infermieri.
Grazie alle autorità , la nostra Presidente Dott.ssa Annalisa Silvestro, l’assessore Giuseppe Lauria, il nostro Sindaco dottor Alberto Valmaggia, il dottor Ferreri, la dott.ssa Elide Azzan, la Dott.ssa Lerda, la dott.ssa Maria Carmela Scaffidi, la dott.ssa M.Gabriella Brocero che oggi ci hanno onorato della loro presenza, grazie a tutti gli infermieri soprattutto a quelli che ci hanno sostenuto nelle scelte fatte, grazie veramente di cuore.
La Presidente
Laura Barbotto.