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OPI Cuneo

Ordine delle professioni infermieristiche di Cuneo

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1° Giornata Nazionale sulla Libera Professione

PROMEMORIA I GIORNATA NAZIONALE DELLA LIBERA PROFESSIONE

– Saluti, ringraziamenti e benvenuto.
– ENPAPI – Ente Nazionale di Previdenza e assistenza della Professione Infermieristica: il suo scopo è quello di erogare prestazioni pensionistiche di vecchiaia, invalidità, inabilità, superstiti, di erogare indennità di maternità, nonché interventi assistenziali (stato di bisogno, indennità di malattia, contributo spese funebri, borse di studio, trattamenti economici speciali, contributi a fondo perduto per avvio e/o esercizio dell’attività professionale).
– Le sue grandezze più importanti sono:

  • quasi 45.000 iscritti, di cui:
    • il 57% attivi, il 41% non contribuenti, il 2% pensionati;
    • il 71% di sesso femminile;
    • il 64% di età compresa tra i 31 ed i 50 anni;
    • oltre il 70% esercente con Partita IVA
  • un numero sempre crescente di beneficiari di trattamenti di maternità, così come di prestazioni assistenziali;
  • Un patrimonio vicino ai 350 milioni di Euro, che ha conseguito nel tempo, mediamente, un rendimento di un punto percentuale superiore a quello della media mobile quinquennale del PIL.

– Nel primo anno e mezzo di attività dei nuovi Organi è stato portato a termine praticamente tutto il programma di attività del quadriennio:
a) LA CREAZIONE DI UN SISTEMA INTEGRATO DI PREVIDENZA OBBLIGATORIA, ASSISTENZA, PREVIDENZA, PREVIDENZA COMPLEMENTARE
Uno tra i primi provvedimenti adottati ha riguardato le importanti riforme finalizzate, prioritariamente, all’individuazione di soluzioni volte a migliorare l’adeguatezza delle prestazioni pensionistiche.
I Ministeri vigilanti, infatti, hanno approvato, alla fine del 2011, le modifiche al Regolamento di previdenza che hanno previsto l’adozione di misure sia dal lato della contribuzione obbligatoria, sia da quello delle prestazioni pensionistiche.
Dal punto di vista della contribuzione, avendo come presupposto l’entrata in vigore della legge 12 luglio 2011, n. 133 l’aliquota del contributo integrativo è stata fissata al 4% e, di conseguenza, il contributo integrativo, calcolato sul volume di affari effettivamente conseguito, è stato destinato per il 2% al Fondo per le spese di gestione e per la solidarietà e per il 2% all’incremento del montante contributivo.
Purtroppo, secondo un’interpretazione della richiamata legge 133/11, il principio secondo cui la norma non deve comportare maggiori oneri per la finanza pubblica è stato interpretato nel senso che il contributo integrativo resta fissato nella previgente misura del 2% per le pubbliche amministrazioni che si avvalgono delle prestazioni professionali degli iscritti all’Ente. Tale aspetto risulta profondamente iniquo, in quanto impedisce, in loro favore, l’accumulo ai montanti contributivi di maggiori somme che sarebbero state utili al fine di migliorare l’adeguatezza delle
prestazioni. Un gruppo di iscritti, peraltro, ha notificato all’Ente, in data 7 maggio 2012, un ricorso depositato avverso i provvedimenti di cui sopra, nella parte in cui prevedono che nei confronti della Pubblica Amministrazione la maggiorazione del contributo soggettivo resti fissata nella misura del 2%.
Il provvedimento approvato comprende, inoltre, l’aumento progressivo, in cinque anni, dell’aliquota su cui si determina la sua misura, dal 10% fino al 16% del reddito netto. L’aumento delle aliquote è graduale, con un incremento percentuale di due punti per il primo anno e di uno per quelli successivi. Si è intervenuti anche sulla misura della contribuzione minima soggettiva, che aumenta, sempre in cinque anni, fino a complessivi € 1.600,00, mentre la contribuzione minima integrativa è rimasta sostanzialmente immutata, passando a € 150,00.
Dal lato delle prestazioni, infine, sono stati estesi i coefficienti di trasformazione fino all’età di ottanta anni, prevedendo che il trattamento decorra dalla data della domanda. L’iscritto che decida di andare in pensione oltre il sessantacinquesimo anno di età potrà fruire, in questo modo, di una pensione più favorevole.
Nell’ambito di una revisione dell’assetto istituzionale dell’Ente, si è attentamente considerata la circostanza che la natura dell’attività svolta dall’Ente, con particolare riferimento alla materia della contribuzione e dell’assistenza, implica processi di sviluppo decisionale, attuativo e di verifica che necessitano di un arco temporale esteso per garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati. In questa ottica, si è ritenuto congruo prevedere che ciascun componente gli Organi possa essere confermato nella carica, nel medesimo Organo, per cinque mandati consecutivi, in
luogo dei due dell’attuale disciplina.
È stato rafforzato, inoltre, il principio della separazione tra i ruoli e le funzioni svolte a livello di rappresentanza professionale nei Collegi e nella Federazione, da quelle svolte in ENPAPI, in modo tale che l’Ente di previdenza, in quanto fondazione privata istituita al fine di garantire la tutela previdenziale in favore degli infermieri libero professionisti, esprima rappresentanti, negli Organi di governo, totalmente autonomi dalla loro appartenenza ad organismi professionali. Presupposto etico di questa importante decisione è stata l’entrata in vigore del D.P.R. 7 agosto 2012, n. 137, recante norme di riforma degli ordinamenti professionali che, all’articolo 5, comma 1, dispone, a carico dei Professionisti, “l’obbligo di stipulare, anche per il tramite di convenzioni collettive negoziate dai Consigli nazionali e dagli Enti previdenziali dei professionisti, idonea assicurazione per i danni derivati al cliente dall’esercizio dell’attività professionale”;
b) IMPLEMENTAZIONE DELLE FORME DI ASSISTENZA
ENPAPI, come è noto, ha sempre attribuito pari dignità alla prestazioni assistenziali, rispetto a quelle previdenziali, considerandole come uno degli elementi che conferiscono valore aggiunto al ruolo esercitato dall’Ente. Con l’obiettivo di aumentare lo spettro di interventi assistenziali offerti dall’Ente e semplificare gli adempimenti per l’accesso agli stessi, è stato approvato, nel corso del 2012, il Regolamento generale di assistenza, che ha cercato di recepire le esigenze rappresentate dalla stessa categoria, le cui necessità e preferenze sono state raccolte attraverso i questionari distribuiti nel corso dell’iniziativa “ENPAPI incontra gli iscritti sul territorio”. L’approvazione del nuovo Regolamento, intervenuta nelle scorse settimane da parte dei Ministeri vigilanti, costituisce una tappa importante per l’esistenza del’Ente, rafforzandone la valenza solidaristica.
Queste le prestazioni assistenziali previste dal nuovo ordinamento:

  • intervento in caso di stato di bisogno;
  • intervento straordinario in caso di calamità naturali;
  • indennità di malattia;
  • contributo per spese funebri;
  • trattamento economico speciale;
  • borse di studio
  • contributo a fondo perduto, in misura percentuale sul totale della spesa sostenuta, per avvio ed esercizio dell’attività libero professionale;
  • contributo a fondo perduto, in misura percentuale sul totale della spesa sostenuta, per l’acquisto e la ristrutturazione della prima abitazione;
  • sussidio per iscritti con familiari a carico portatori di handicap o malattie invalidanti;
  • sussidio per l’impianto di protesi terapeutiche ortopediche, dentarie e oculistiche;
  • concorso alle spese per assistenza domiciliare infermieristica;
  • contributo a copertura delle spese sostenute per l’acquisto di libri di testo;
  • sussidi per asili nido;
  • contributo a copertura delle spese sostenute per vacanze studio, campi scuola, soggiorni sportivi o culturali.

c) RICERCARE NUOVE FORME DI COMUNICAZIONE CON GLI ISCRITTI
In questo periodo è stato avviato un nuovo processo, con cui ENPAPI ha inteso rivedere il servizio di assistenza telefonica verso gli iscritti che, come è noto, nel periodo precedente aveva offerto un livello di servizio poco soddisfacente.
All’inizio del mese di maggio 2012 è stato intrapreso un rapporto con un nuovo fornitore, per il tramite della società controllata GOSPAservice S.p.A.. Nel nuovo assetto è stato previsto un numero verde, gratuito per gli iscritti, che, attraverso un sistema di risposta automatica “IVR”, smista le chiamate verso gli operatori.
d) AZIONE DI RECUPERO DEI CREDITI CONTRIBUTIVI
All’inizio del 2012 è stata avviata concretamente l’azione di recupero dei crediti contributivi, effettuata per mezzo del conferimento del portafoglio di crediti ad un soggetto terzo (la società Unicredit Credit Management Bank), in modo da poter disporre di una più rapida ed efficace gestione delle posizioni irregolari, fermo restando che la scelta è ricaduta su un soggetto in grado di tenere conto della peculiarità dell’azione che si sta svolgendo, di valutare le esigenze degli Iscritti, in modo da accompagnarli verso l’obiettivo di regolarizzazione della propria posizione contributiva. L’azione, dall’inizio dell’anno, preceduta da attività propedeutiche svolte all’interno dell’Ente, ha condotto al riconoscimento di debiti per complessivi Euro 10 milioni.
e) DEFINIZIONE NORMATIVA DEI RAPPORTI CON I COMMITTENTI DEI CONTRATTI DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA
Uno dei risultati più importanti conseguiti dall’inizio di questo mandato è stato l’introduzione di un nuovo elemento, molto importante che, di fatto, supera la necessità di perfezionare l’attuazione della convenzione con l’INPS. All’articolo 8 del Decreto Legge 6 luglio 2012, n. 95, infatti, è stato inserito, in sede di conversione in legge 7 agosto 2012, n. 135, il nuovo comma 4 ter, che riguarda direttamente ENPAPI: “Nel rispetto dei principi di autonomia previsti dall’articolo 2 del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, l’Ente Nazionale di Previdenza e
Assistenza della Professione Infermieristica provvede all’approvazione di apposite delibere intese a coordinare il regime della propria gestione separata previdenziale con quello della Gestione Separata INPS di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, modificando conformemente la struttura della contribuzione, il riparto della stessa tra lavoratore e committente, nonché l’entità della medesima applicando, a decorrere dal 1° gennaio 2012, aliquote non inferiori a quelle dei collaboratori iscritti alla predetta gestione separata, fermi restando gli obblighi contributivi eventualmente previsti dalla vigente normativa nei confrontidella medesima gestione separata.”
L’entrata in vigore di questa legge rappresenta il positivo passaggio finale della positiva vicenda che era iniziata nel novembre del 2007, quando ENPAPI aveva stipulato con l’INPS la convenzione avente per oggetto il trasferimento delle posizioni assicurative dei Professionisti Infermieri (liberi professionisti o con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa) che, in buona fede, avevano effettuato gli adempimenti previdenziali obbligatori verso la Gestione Separata di cui all’articolo 2, comma 25, della legge 8 agosto 1995, n. 335, in luogo dell’Ente di Previdenza della Professione Infermieristica. In tale occasione erano state trasferite circa undicimila posizioni, comprensive di flussi contributivi per oltre Euro 11 milioni, corrispondenti alla contribuzione a carico del collaboratore/professionista (1/3), oltre al 2% dei redditi dichiarati, a titolo di contributo integrativo.
Successivamente alla conclusione della prima fase attuativa della convenzione era stata ravvisata la necessità di definire sia il trasferimento dei flussi contributivi relativi alle somme a carico dei committenti (c.d. “2/3”) ancora giacenti presso l’INPS, sia quello delle posizioni assicurative che non erano state oggetto di passaggio al nostro Ente.
Un tavolo di confronto, aperto presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con la partecipazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, dell’INPS e di ENPAPI, aveva ritrovato una soluzione tecnica, con la quale era stata condivisa la possibilità, da parte dell’INPS, di trasferire i 2/3 non reclamati dai committenti e di cui fosse intervenuta la prescrizione quinquennale, pur auspicando l’emanazione di una norma che fornisse la piena legittimazione ad operare in questo senso e che tendesse ad introdurre un sistema tale da consentire un trattamento contributivo dei professionisti interessati analogo a quello previsto dalla Gestione Separata INPS.
L’entrata in vigore della norma introduce, con decorrenza 1/1/2012, un sistema mutuato da quello vigente per la Gestione Separata INPS, che prevede, nei confronti dei professionisti infermieri che abbiano rapporti di collaborazione
coordinata e continuativa, un assoggettamento contributivo ripartito per 1/3 a carico dei collaboratori stessi e per 2/3 a carico dei committenti. L’aliquota contributiva sarà corrispondente a quella applicata dalla Gestione Separata INPS (attualmente pari a 27,72% per i soggetti non assicurati ad altre forme pensionistiche obbligatorie e 18% per i soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria). Un’aliquota aggiuntiva, pari a 0,72%, costituirà la copertura finanziaria delle prestazioni di maternità e, eventualmente, sulla base di apposita disciplina, di quelle di assistenza.
Si tratta, come è facile intuire, di un provvedimento di grande portata, che definisce, una volta per tutte, i rapporti con i Professionisti infermieri che esercitano nella forma della collaborazione coordinata e continuativa e che rappresenta il coronamento naturale dell’azione intrapresa fin dal 2007 con l’iniziale convenzione con l’istituto di previdenza pubblico.
f) CREAZIONE DI UN ASSETTO PATRIMONIALE CHE CONTEMPERI LE ESIGENZE DI REDDITIVITA’ CON QUELLE DI CONTENIMENTO DEL RISCHIO
Il portafoglio investito di ENPAPI, nell’ultimo quadriennio, ha subito, positivamente, importanti modifiche nel proprio assetto. La crisi dei mercati finanziari, iniziata nel 2007 ed esplosa nel 2008, ha toccato l’Ente solo marginalmente, grazie ad un’azione lungimirante che ha permesso di salvaguardare il capitale investito, da un lato, di conseguire risultati particolarmente soddisfacenti, dall’altro. La composizione percentuale degli strumenti presenti nel portafoglio, inoltre, ha visto una sempre maggiore presenza di fondi chiusi immobiliari e infrastrutture, che hanno consentito ad ENPAPI, da un lato di inserirsi, in modo indiretto, nel comparto immobiliare, dall’altro di partecipare ad investimenti rilevanti anche dal punto di vista sociale. Nel corso del 2012, peraltro, è stato completato il percorso che ha visto incrementare in modo sostanziale la quota di titoli di Stato presente nel portafoglio dell’Ente.
g) COLLABORAZIONE CON LA FEDERAZIONE NAZIONALE DEI COLLEGI IPASVI PER FAVORIRE L’ULTERIORE SVILUPPO DELLA LIBERA PROFESSIONE INFERMIERISTICA
Nel corso del 2012 è proseguita e si è consolidata la sinergia tra l’Ente di previdenza della professione infermieristica e la Federazione, espressa, soprattutto, dalla partecipazione al XVI Congresso Nazionale, tenutosi a Bologna dal 22 al 24 marzo 2012.
Un ulteriore, importante passaggio è rappresentato dalla collaborazione all’organizzazione della I Giornata Nazionale della Libera Professione Infermieristica, prevista per il 17 novembre 2012 a Modena.
La presenza dell’Ente di previdenza degli infermieri a queste importanti iniziative, oltre ad assicurare una forte visibilità, è importante, soprattutto in un periodo di riforme dei contributi e delle prestazioni, come quello attuale, in cui è necessario diffondere messaggi positivi.
La Presidente della Federazione IPASVI, tra l’altro, aveva incontrato gli Organi dell’Ente in occasione di una seduta straordinaria del Consiglio di Indirizzo Generale e del Consiglio di Amministrazione, riuniti in seduta congiunta, tenutasi il 28 luglio 2011.
h) VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE DELL’ENTE
L’azione che l’Ente pone in essere in favore degli iscritti trova la propria realizzazione concreta all’interno della struttura organizzativa, che si assume l’impegno, in tal modo, ad affiancare la componente politica nel soddisfacimento delle esigenze e dei bisogni dei Professionisti.
In questa ottica, l’obiettivo è di rendere l’organizzazione di ENPAPI coerente con l’esigenza di raggiungere obiettivi concreti e legati al miglioramento del livello di servizio verso la platea degli Assicurati, destinata a crescere ulteriormente nei prossimi anni. Sotto questo aspetto, al termine di una rilevazione puntuale dei carichi di lavoro relativi alle attività svolte dalle diverse unità organizzative, l’assetto organizzativo, in termini formali e sostanziali, è stato ridefinito all’inizio del 2012.
La nuova organizzazione è stata realizzata tenendo conto delle molteplici esigenze funzionali, tenendo conto che l’attività svolta non può dirsi priva di peculiarità, essendo caratterizzata, soprattutto nell’ambito delle unità organizzative che presidiano i rapporti con i professionisti iscritti (iscrizioni, dichiarazioni, contribuzioni, prestazioni previdenziali ed assistenziali), dalla forte esigenza di assicurare, in loro favore, un elevato grado di servizio, soprattutto nel lungo arco temporale in cui essi sono chiamati ad adempiere agli obblighi sanciti dalla legge, dallo Statuto e dal Regolamento di Previdenza.
* * *
Tutto ciò in un contesto politico e legislativo che, sicuramente, ha penalizzato gli Enti di previdenza privati dei liberi professionisti, emanando provvedimenti che hanno leso fortemente l’autonomia degli Enti:

  • DL 78/10:
    • inclusione tra gli Enti interessati ai provvedimenti di contenimento della spesa del pubblico impiego fino al 2013 (poi 2014);
    • inclusione tra gli Enti interessati a rispettare l’equilibrio dei saldi di finanza pubblica in caso di acquisto/dismissione di immobili.
  • DL 98/10:
    • possibilità per il Ministero dell’Economia e delle Finanze di intervenire, con decreto, sui costi di amministrazione;
    • inclusione tra gli Enti interessati all’applicazione del Codice dei Contratti Pubblici;
    • introduzione di una forma di vigilanza, da parte di COVIP, sulla gestione degli investimenti.
  • DL 201/11 (decreto “salva Italia”)
    • equilibrio finanziario a cinquanta anni
  • DL 95/12 (decreto “spending review”)
    • Inclusione tra gli Enti interessati ad alcuni provvedimenti di contenimento della spesa
    • Inclusione tra gli Enti interessati alla razionalizzazione della spesa per consumi intermedi con conseguente versamento allo Stato dei risparmi realizzati.
    • Inclusione tra gli Enti interessati all’acquisizione tramite CONSIP di beni appartenenti a particolari categorie merceologiche

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Ciononostante, molte sono le sfide che ancora attendono l’Ente, che sta attraversando una fase di crescita molto importante:

  • proseguirà l’azione di miglioramento dell’adeguatezza delle prestazioni:
    • nel 2013, coerentemente con la riforma approvata, la misura del contributo soggettivo sarà pari al 13% del reddito netto professionale, mentre la misura del relativo contributo minimo sarà fissata ad € 970,00;
    • l’attenzione sarà concentrata sulla possibilità di ottenere un provvedimento normativo che consenta di destinare ai montanti contributivi le somme accantonate al Fondo di Riserva;
  • continuerà, inoltre, la pressione politica diretta a scardinare l’iniqua interpretazione che impone ai Professionisti, che abbiano Pubbliche Amministrazioni per committenti, a continuare ad applicare il 2%, in luogo della nuova misura del 4%;
  • andrà avanti lo sviluppo del progetto “L’infermiere per l’infermiere”, volto ad assicurare prestazioni dirette di assistenza in favore della popolazione anziana non autosufficiente, nel convincimento che il tasso di invecchiamento della popolazione dà luogo, di per sé, ad un incremento del fabbisogno di assistenza;
  • proseguiranno i contatti con gli iscritti sul territorio, attraverso la partecipazione, su invito, ad iniziative promosse dai Collegi provinciali IPASVI, così come sarà dato impulso ad interventi dell’Ente presso le sedi universitarie, al fine di diffondere i messaggi di cultura del risparmio previdenziale ad una platea di potenziali liberi professionisti;
  • sarà avviato un processo di completa informatizzazione, attraverso il quale si tenderà ad eliminare qualsiasi supporto cartaceo, giungendo a definire i rapporti tra l’Ente e gli Assicurati, sia sul piano giuridico che su quello informativo, nell’ambito esclusivamente informatico. Ciò, naturalmente, rappresenterà un evidente snellimento nei rapporti, oltre a permettere di conseguire, sia dal lato dell’Ente sia dal lato dell’iscritto, rilevanti economie. Questa nuova modalità è stata prevista nella modifica dello Statuto, attualmente all’esame dei Ministeri vigilanti, con decorrenza dal 1 gennaio 2014, rappresentando un concreto impegno al miglioramento del servizio; l’organizzazione dell’Ente, naturalmente, dovrà essere continuamente adeguata,anche alla luce di quelle che saranno le mutate esigenze organizzative, esemplificate proprio dall’avvio della Gestione Separata per i Professionisti titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
  • sarà consolidata ed ampliata l’azione di recupero dei crediti contributivi, con l’intento di estendere anche alle annualità successive al 2009 il rapporto contrattuale con Unicredit Credit Management Bank;
  • troverà piena attuazione la norma che ha consentito l’istituzione della Gestione Separata ENPAPI, riservata ai Professionisti titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa. Questa sarà anche l’occasione per indirizzare correttamente le iscrizioni all’Ente di Previdenza di categoria, da parte di coloro che, ancora oggi, sono orientati, consapevolmente o meno, all’iscrizione alla Gestione Separata INPS. Va detto fin d’ora che l’Ente, a partire dal 2013, non considererà più in buona fede le iscrizioni avvenute erroneamente a tale gestione;
  • il prossimo futuro prevede che l’Ente si doti di un sistema di gestione degli investimenti “ALM”, con il quale potrà più puntualmente rispondere all’esigenza di garantire la capitalizzazione ai montanti contributivi, mantenendo adeguato il rapporto rischio/rendimento;
  • si consoliderà ulteriormente la sinergia tra l’Ente di previdenza della professione infermieristica e la Federazione. Sarà sviluppata, in particolare, un’azione diretta a creare sinergie tra i due Enti, in tema di analisi dello stato della libera professione infermieristica e delle sue prospettive di ulteriore sviluppo.
Mario Schiavon