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Fare di più non significa fare meglio Slow Medicine ed IPASVI

La Federazione dei Collegi Ipasvi aderisce al progetto della Slow Medicine “Fare di più non significa fare meglio”, rete di professionisti e di cittadini che si riconoscono in una “Medicina Sobria, Rispettosa e Giusta”.

Nonostante sia universalmente riconosciuto che la medicina debba basarsi su prove scientifiche di efficacia (EBM), da tempo è stato evidenziato che molti esami diagnostici e molti trattamenti farmacologici e chirurgici largamente diffusi nella pratica medica non apportano benefici per i pazienti, anzi rischiano di essere dannosi: il sovra utilizzo di esami diagnostici e trattamenti si dimostra un fenomeno sempre più diffuso e importante. Il presupposto di tale progetto è che la spinta all’utilizzo appropriato e senza sprechi delle risorse disponibili non possa che partire da una assunzione di responsabilità da parte dei professionisti della salute e in primo luogo dei medici, in alleanza con pazienti e cittadini. L’obiettivo è quindi quello di migliorare la qualità e la sicurezza dei servizi sanitari.
Il progetto prevede l’attiva partecipazione di Società Scientifiche e Associazioni professionali, invitate ognuna a definire, con la collaborazione di esperti e di pazienti/cittadini, una lista di cinque pratiche (esami diagnostici o trattamenti) che:
· sono effettuate molto comunemente in Italia;
· non apportano benefici significativi ai pazienti ai quali vengono generalmente prescritte;
· possono esporre i pazienti al rischio di subire effetti dannosi.

Il progetto intende coinvolgere non solo i medici ma anche gli altri professionisti della salute, in una comune assunzione di responsabilità, e favorire la collaborazione e l’approccio multidisciplinare e multiprofessionale. E’ inoltre prevista una partecipazione attiva dei cittadini e dei pazienti.
Oltre a rappresentare un concreto passo verso un utilizzo più appropriato delle risorse e una maggiore sostenibilità economica del sistema sanitario, il progetto “FARE DI PIÙ NON SIGNIFICA FARE MEGLIO” intende lanciare ai professionisti e all’opinione pubblica il forte messaggio che in sanità a volte è meglio fare meno, nello stesso interesse di pazienti e cittadini, e che non sempre il medico che prescrive più esami e prestazioni è il medico più competente.
In allegato i primi risultati con cinque pratiche ad alto rischio di inappropriatezza.
La descrizione dettagliata del progetto “FARE DI PIÙ NON SIGNIFICA FARE MEGLIO” può essere reperita al link: http://www.ipasvi.it/attualita/il-progetto-fare-di-pi–non-significa-fare-meglio-id1027.htm#_edn15


Il Consiglio Direttivo IPASVI Cuneo