02/02/2012 – Diminuiscono le opposizioni, aumentano gli accertamenti di morte con standard neurologici e anche il numero dei donatori nel Centro-Sud. Si accorciano le liste d’attesa. Il rapporto del Centro nazionale trapianti.
Nel 2011, in Italia i pazienti trapiantati sono stati 2.940, 64 in più rispetto al 2010. Nel 2011 è aumentato anche il numero degli organi trapiantati dai 3.068 dell’anno precedente a 3.135. In particolare, è cresciuto il numero dei trapianti di rene (1.539 rispetto a 1.512), di fegato (rispettivamente 1.017 e 1.002), di cuore (276 e 273), di polmone (119 e 107), di pancreas (58 e 47). Anche il numero dei trapianti di rene da vivente è aumentato del 13%; diminuiti, invece, i trapianti di intestino e multiviscerali, passati da sei a quattro.
Sono dati dal Rapporto del Centro nazionale trapianti sull’attività di donazione e trapianto in Italia nel 2011, presentato al ministero della Salute dallo stesso ministro, Renato Balduzzi, e dal direttore del Cnt, Alessandro Nanni Costa.
Le donazioni
Il numero complessivo dei donatori nel 2011 è stato di 1.309 contro i 1.301 dell’anno precedente. La Regione con il più alto tasso di donazione è la Toscana. Sebbene nelle Regioni del Centro-Nord resti più alto, il tasso di donazioni nel Centro-Sud ha fatto registrare, tra il 2010 e il 2011, un incremento diffuso, con l’eccezione della Basilicata e dell’Abruzzo-Molise.
Le opposizioni
Nel 2011 rispetto al numero registrato degli accertamenti di morte con standard neurologici, le opposizioni sono state il 28.3 %, in forte diminuzione rispetto al 2010 (-3.2 %). Nel secondo semestre dell’anno la percentuale di opposizione è scesa al 25.8%. Con questi dati l’Italia si posiziona al secondo posto dopo la Spagna (al 18%), ma prima di Paesi con una popolazione paragonabile quali Francia, Germania, Regno Unito che hanno una percentuale di opposizione superiore al 30%.
I trapianti di rene da vivente
Aumentano del 13% tra il 2010 e il 2011. Da notare una spiccata polarizzazione di genere tra donatori e riceventi: il 69% dei donatori è di genere femminile contro il 31% di maschi; in particolare il 36% dei reni trapiantati da donatore vivente è donato dalla madre a un figlio e il 29% dalla moglie al marito.
Le liste d’attesa
I pazienti in lista d’attesa nel 2011 sono stati 8.783, con una diminuzione significativa (-7.44%) di 706 pazienti rispetto al 2010. Degli iscritti in lista, 6.594 erano in attesa di un trapianto di rene con un tempo medio di attesa di 3,04 anni; 1.000 per un trapianto di fegato (tempo medio di attesa di 2,17 anni); 733 per un trapianto di cuore (tempo medio di attesa di 2,57 anni); 238 per un trapianto di pancreas (tempo medio di attesa 3,68 anni); 382 per un trapianto di polmone (2,16 anni il tempo medio di attesa).
La percentuale di decessi in lista è stato dell’1,87% per il trapianto di rene, del 7,16% per il trapianto di fegato, dell’8,22 % per il trapianto di cuore, del 10,2% per il trapianto di polmone, dello 0,98% per il trapianto di pancreas.
Le donazioni di tessuti e cellule
L’Italia è il primo Paese europeo per la donazione di cornee: 7.246 nel 2011, con un incremento dell’8% sulle 6.742 del 2010. Anche le donazioni di osso hanno fatto registrare un aumento significativo (18%) passando da 3.046 del 2010 a 3.558 del 2011. Aumenta il numero di iscritti al Registro dei donatori di staminali emopoietiche: 11.585 nel 2011, dato che conferma il trend di crescita registrato negli ultimi tre anni.
Il confronto con l’Europa
L’Italia, con 21,7 donatori per milione di abitanti, è terza tra i grandi Paesi europei dopo la Spagna (29,2) e la Francia (22,8), ma prima di Regno Unito (10,4) e Germania (15,8). La media europea è 16,9 donatori per milione.
L’Italia, con 21,7 donatori per milione di abitanti, è terza tra i grandi Paesi europei dopo la Spagna (29,2) e la Francia (22,8), ma prima di Regno Unito (10,4) e Germania (15,8). La media europea è 16,9 donatori per milione.